Come tutti i laghi d’Italia, anche nel lago Trasimeno vige una regolamentazione interna per quanto riguarda la pesca. Si riportano di seguito link utili riguardanti la regolamentazione della pesca.
PESCI DEL LAGO TRASIMENO DAL PUNTO DI VISTA DEL CARPFISHIN
LUCCIO / CARPA COMUNE / PERSICO / TROTA / TINCA / BOCCALONE / CAVEDANO
Il lago Trasimeno è un ottimo specchio d’acqua dove praticare il carpfishing, infatti circa l’80% delle sue sponde è pulito e facilmente arrivabile dai praticanti di questa pesca. Nel comprensorio del Trasimeno non esistono postazioni per il carpfishing, questo è praticabile in qual posto si voglia, ma vige un limite di tempo che impone questa pesca da un’ora prima dell’alba fino ad un’ora dopo il tramonto; per pescare di notte è agibile la zona di Monte del Lago (Magione), con la possibilità di montare un ricovero per la notte. Il lago Trasimeno ha un fondale prevalentemente piatto e fangoso, quindi la cosa più importante sarà quella di cercare ostacoli sommersi, formazioni rocciose, cambi di profondità improvvisi etc., in poche parole tutte quelle zone in cui le carpe stazionano. Tutto questo non è sempre facile da fare, in quanto la presenza di fango sul fondale (mota) non permette, o permette male, lo scandaglio manuale del fondale e tende, a volte, ad affondare le vostre boilie. Nonostante ciò il Trasimeno è capace di regalarci splendidi esemplari che vanno dai 10 fino ad arrivare ai 25 Kg (almeno fino ad ora nn abbiamo saputo di carpe da 30 Kg).
LA PASTURAZIONE
La pasturazione al Trasimeno riveste un ruolo importante, in quanto non è ritenuto un lago in grado di presentare grossi esemplari di carpe comuni, essendo uno specchio d’acqua difficile, per ottenere dei buoni risultati bisogna dedicare molto tempo alle battute di pesca, non parliamo di giorni o settimane, ma a volte parliamo anche di interi mesi senza poter vedere nemmeno una singola partenza (per questo è stato definito impescoso da molti angler). Tra l’attrezzatura necessaria che serve per affrontare queste acque c’è senza ombra di dubbio la barca, un ostacolo non indifferente è dato dalla presenza di bassi fondali e fango per molti metri oltre la riva, per questo le postazioni ideali per praticare il carpfishing al Trasimeno si contano sulla punta delle dita. Tra le zone che secondo noi sono migliori di altre possiamo elencare: il comprensorio di Castiglione del Lago, nel quale definiamo le seguenti postazioni: tutta la zona del campo gara che va dall’acquedotto al bar IL PEPPE ROSA, e la zona del pontile Spagnoli. Per quanto riguarda altre postazioni comprese negli altri comuni del Trasimeno, possiamo indicarvi le zone limitrofe ai pontili di attracco dei battelli ( Torricella, Tuoro, Passignano, San Feliciano, Sant’Arcangelo), le due isole Maggiore e Polvese per il semplice fatto che tra le isole è possibile trovare dei plateau. Per la pasturazione le granaglie rivestono un ruolo fondamentale, una pasturazione a base di sole boilie è di gran lunga più dispendiosa; ma tuttavia le granaglie al Trasimeno attirano nella zona di pesca il carassio (specie infestante del lago), che a volte, per la sue dimensioni, riesce ad aspirare le nostre palline magiche (parliamo anche di finali a tre palline da 20mm), perciò aspettatevi anche “partenze” di questo genere. La soluzione vincente è quella di bollire la pastura a palle grosse, cosi da non permettere al carassio di mangiarla appena buttata a mollo, lasciandogli il tempo di ammorbidirsi in attesa che passino le carpe.
DAL PUNTO DI VISTA DELLO SPINNING
Le acque del Trasimeno offrono molte opportunità a chi pratica questa pesca, infatti troviamo in abbondanza due dei tre grandi predatori delle acque dolci: il persico reale e il boccalone; per quanto riguarda il luccio possiamo dire che stà passando un periodo difficile in queste acque. Tutte le zone una volta ricoperte dai canneti, offrivano ai lucci le zone di frega, ma con la scomparsa di questi il lucco si e dovuto adattare a fare la posa delle uova in acqua chiara, ovviamente carassi e gamberi-killer riescono a scovare meglio le uova e le mangiano senza fatica. Ovviamente ancora ci sono grossi lucci nelle acque del trasimeno, ma sono considerati esemplari difficili, affiancati dai luccetti che vengono buttati nel lago per il progetto di ripopolamento. Per quanto riguarda il persico reale, non si contano molti esemplari di stazza superiore a quella limitre, ma se ne contano moltisssimi di stazza medio-piccola (tutti quelli del ripopolamento), nel giro di un paio d’anni potrebbero darci grosse soddisfazioni. Il boccalone è l’unico predatore presente in ottime quantità: per nostra esperienza vi diciamo che abbiamo fatto catture, nelle zona portuale di Castiglione del Lago, di esemplari da 2Kg circa, per non parlare di tutti quelli che vanno da mezzo kilo a 1,5Kg.